Gay & Bisex
il meglio deve ancora venire

22.01.2025 |
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"Così ci avviamo verso la dependance per andarci a preparare ma senza renderci conto ci troviamo
sdraiati sul letto e gli chiedo di mettersi pancia in giù:..."
Era da tanto che con il mio amico non riuscivamo a trovare un po' di serenità e di conseguenza le nostre botte di sesso erano decisamente ridotte a qualche piccola sega fugace.Arriva l'estate e decidiamo un giorno di raggiungere un nostro amico a casa sua giusto per dare un senso al nostro non fare niente durante le vacanze scolastiche e così decidiamo di raggiungerlo, con la speranza di poter riuscire a trovare un po' d'intimità.
Arrivati nel paesello dove villeggiava ci diamo appuntamento in piazza e dopo una cena veloce in pizzeria ci incamminano verso casa e tra una chiacchiera e l'altra il nostro amico ci dice che con ogni probabilità l'indomani non sarà a casa perché deve andare a prendere in aeroporto sua cugina. La casa è una bella villetta su due piani e mentre facciamo per entrare in casa ci dice che per farci stare più comodi ci ha sistemato nella dependance e che l'unico inconveniente è il letto matrimoniale. Sorpresi per la botta di fortuna ci salutiamo dandoci appuntamento direttamente il giorno dopo e entriamo sapendo come sarebbe passata la notte.
Ci spogliamo, ci mettiamo sotto la doccia e nemmeno il tempo di sdraiarmi mi trovo la sua bocca che ingoia il mio cazzo già duro e inizia ad andare su e giù con la bocca e a succhiare delicatamente ed io al solito inizio ad impazzire..... All'improvviso si siede sul mio cazzo e inizia a fare su e giù allargando pian piano il suo buco fino a farlo entrare tutto e da lì in poi inizia una fantastica cavalcata e appena sente che il mio cazzo si gonfia per venire esce lo prende in bocca e ingoia tutto.....ma il bello doveva ancora venire.
Al mattino ci ritroviamo tutti e tre nel salone per fare colazione e Giulio, il nostro amico, nel vederci un po’ stanchi ci chiede se non avevamo dormito bene perché il letto era matrimoniale: poverino non poteva immaginare che eravamo stati quasi tutta la notte a fare sesso…. Finito di fare colazione ci saluta dicendoci che andava a prendere sua cugina e che sarebbe rientrato per l’ora di pranzo e ci saluta. Così ci avviamo verso la dependance per andarci a preparare ma senza renderci conto ci troviamo
sdraiati sul letto e gli chiedo di mettersi pancia in giù: inizio a carezzarlo e delicatamente gli sfilo gli slip e inizio a infilare la lingua nel suo buco cercando di stimolarlo il più possibile, mentre con una mano gli massaggio il cazzo, con il dito medio dell’altra lo infilo dietro per cercare di allargarlo.
Mi chiede di avvicinarli il cazzo alla bocca, ha voglia di succhiarlo e mentre succhia io continuo ad infilare le dita sempre più in fondo e così mi dice che vuole essere penetrato mettendomi sopra di lui: così allarga le gambe, mi metto in ginocchio dietro di lui e allargandogli le chiappe inizio a penetrarlo. Per quanto abituato al mio cazzo dentro di lui, (al centro quasi 20 cm di circonferenza), inizia a inarcare la schiena per il dolore misto al godimento; ma questa volta sono io che gestisco il gioco e in quella posizione lo penetro fino in fondo in un colpo solo: sento il suo sfintere aprirsi e chiudersi e questo non fa altro che eccitarmi e aumento il ritmo facendolo gemere e godere.
Ed è proprio in quel momento che vengo dentro ma anziché fermarmi continuo e con il cazzo più duro di prima e con la sborra che non crea attrito continuo a scoparlo: sarà la posizione mista al godimento di entrambi che vengo per la seconda volta: il primo schizzo diritto in culo ma con uno scatto si gira e ingoia in un colpo solo minchia e sborra, senza far perdere nemmeno una goccia e quando si accorge che ho finito continua a leccare lucidando la cappella e il cazzo.
Ma il bello doveva ancora venire….
Il tempo di una fugace doccia infiliamo il costume e andiamo in spiaggia; durante il tragitto io e Gianni (il nome del mio amico) scambiamo qualche opinione sulle ultime scopate fatte e ci chiediamo sempre se possiamo apportare migliorie alle stesse. Arrivati al lido lasciamo la roba sulle sdraie e andiamo a tuffarci cercando di sbollire. Ci sdraiamo e dato che il sole era abbastanza forte decidiamo di rientrare magari per andare a prendere qualcosa di fresco. L'intenzione era quella ma sapendo che casa era a nostra disposizione il solo pensiero me lo aveva fatto venire duro e a malapena riusciva a stare nel costume e a Gianni non passa inosservato. Durante il tragitto però vediamo una persona che non vedevamo da tempo perché sapevamo fosse rientrato in patria: era Abdul, il nostro amico che tanto aveva allietato le nostre serate. Lo chiamiamo e lui con stupore si avvicina e ci abbraccia calorosamente con le lacrime agli occhi per la gioia.
Ci fermiamo al bar a scambiare qualche chiacchera e gli chiediamo se era li di passaggio e ci dice che doveva partire con un suo amico ma dato che aveva avuto un problema passava a prenderlo domani e stava chiedendo in giro se c'era un hotel per passare la notte.
Gli dico di aspettare e chiamo Giulio dicendo se c'era possibilità di ospitare un nostro vecchio amico e ci dice che non c'era problema perché lui rientrava domani mattina e potevamo tranquillamente dormire noi in casa e l'amico al nostro posto.
Così comunico a Gianni e Abdul la notizia e rientriamo. Gli facciamo vedere la dependance e Gianni approfitta per andare a fare una doccia veloce; esce nudo dal bagno e noto che Abdul lo guarda un pò stupito e Gianni gli risponde:"ti va un ritorno al passato?" Abdul sorride, si abbassa i pantaloncini e sfoggia la sua mazza mezza dura e lo invita a prenderlo in bocca. Si avvicina e mentre spompina con una mano si fionda sul mio pacco e mi tira a se abbassandomi il costume e inizia un doppio pompino. Abdul si sdraia sul letto e invita Gianni a sedersi di schiena sul suo cazzo e mentre combatte per far entrare quel cazzo nel suo culo si infila il mio in bocca.
Ci scambiamo di posizione, ci alterniamo a scoparlo e lo inondiamo di sborra in bocca, nel culo, sul viso non so quante volte, fino al momento di crollare sfiniti.
Il mattino seguente sono il primo a svegliarmi e mi fermo a fissare il culo di Gianni: sodo, rotondo e sfondato e con un sorrisino sogghigno: il meglio ora è venuto...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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